Bullismo e cyberbullismo sono strettamente intrecciati e l'uno sfocia molto spesso nell'altro.
Alcune forme di bullismo sono molto simili nel bullismo "offline" e in quello "online", altre sono necessariamente diverse perchè legate alla tipologia di comportamenti, alle forme ed ai canali comunicativi.
SCIENZA A ORE SEI - Aperitivi e chiacchiere con la ricerca - Enrico Maria Piras (Fondazione Bruno Kessler) Gabriele Baratto e Oliviero Facchinetti (Università di Trento)
Il VIDEO della diretta live:
FACEBOOK: https://www.facebook.com/watch/live/?v=2607323039520159
Il bullismo si manifesta con vari livelli di gravità e può essere considerato una forma estrema di conflittualità socio relazionale.
Gli episodi emergenti (sia per visibilità che per gravità) possono considerarsi la punta di un iceberg, alla cui base vi sono le molte forme di "normale" conflittualità, quella insita nella vita sociale.
Una prima forma di disagio deriva dalle "piccole" prepotenze transitorie (nel senso che non causano grandi sofferenze a chi le subisce) che tendono a risolversi spontaneamente in pochi giorni, con attività di mediazione tra pari, spesso anche senza l'intervento diretto degli adulti.
Il disagio aumenta nelle prepotenze continuate, fonte di sofferenza temporanea non sempre grave, ma che necessitano della mediazione dell'adulto in quanto i pari non riescono da soli a gestire i conflitti sottostanti.
Il disagio diventa intenso nel bullismo conclamato, che causa grave sofferenza per chi lo subisce e che, essendo fortemente radicato in conflitti socio relazionali strutturati, necessita sempre dell'intervento di adulti competenti con attività strutturate, incisive e continuative per essere risolto.
Si riportano di seguito una lista di considerazioni personali, senza nessuna pretesa di originalità o di esaustività ... solo per il desiderio di condividerle :-)
Dott. Oliviero FACCHINETTI - www.bullismo.it - www.facchinetti.net
Il termine BULLISMO è la traduzione italiana dell'inglese bullying ed è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno ripetutamente fa o dice cose per avere potere su un'altra persona o dominarla. Secondo Dan Olweus, pioniere degli studi e degli interventi in questo campo, "Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni" (D. Olweus, Bullismo a scuola: ragazzi oppressi, ragazzi che opprimono, Giunti, Firenze, 1996, p.11) Il termine originario "bullying" include sia i comportamenti del "persecutore" che quelli della "vittima" ponendo al centro dell'attenzione la relazione nel suo insieme. Spesso non gli si dà molta importanza perché lo si confonde con i normali conflitti fra coetanei, mentre il bullismo è caratterizzato da alcuni fattori:
Il bullismo è una reiterata prepotenza (o prevaricazione) da parte di qualcuno più forte ai danni di qualcuno più debole. Le prepotenze possono essere di tipo fisico, verbale, sociale - cioè finalizzate all'esclusione dai gruppi di amici - elettronico (cyberbullismo), ecc. Tutte le manifestazioni comportamentali e socio relazionali che hanno queste caratteristiche, se compiute da bambini o ragazzi, vanno considerate forme di bullismo.
Nonostante siano ormai alcuni anni che anche in Italia si parli di questo fenomeno, capita ancora con grande frequenza di leggere dichiarazioni in cui, di fronte a situazioni che condensano tutte le caratteristiche del bullismo, si afferma trattarsi di semplici manifestazioni legate alla crescita. Per contro, altrettanto spesso alcuni trattano il bullismo come fosse una specie di sottocategoria di reato, per cui vedono nell’intervento delle forze dell’ordine la sola attività utile per combatterlo.
Bullismo in pillole: 1 - Definizione
Con triste regolarità la cronaca testimonia le drammatiche conseguenze che possono derivare dal bullismo e la necessità di valutare i comportamenti di prevaricazione non solamente in base alla percezione o all'intenzionalità di chi li agisce, ma soprattutto considerando le conseguenze per chi li subisce.
La scuola conferma la sua importante funzione educativa e di socializzazione, in particolare nella costruzione
Dott. Oliviero FACCHINETTI - www.bullismo.it - www.facchinetti.net
E' un approccio globale al fenomeno delle prepotenze, sviluppato a partire dal 1997 attraverso attività di ricerca e di intervento, prevalentemente, ma non solo, in ambito scolastico ed educativo.
E' un intervento di tipo psico-socio-educativo che si basa su competenze di: psicologia scolastica, psicologia clinica, psicoterapia funzionale corporea, psicologia sociale e dei piccoli gruppi, psicoterapia dei disturbi emozionali, psicologia e trattamento dello stress e dei disturbi associati, psicologia dell'educazione.