Le ricerche italiane (vedi A. Fonzi, Il bullismo in Italia, Giunti, Firenze) rilevano una percentuale oscillante dal 25 al 40% di alunni della scuola dell'obbligo che dichiara di subire prepotenze.
Qui si trovano le risposte ad alcune Domande Frequenti sul BULLISMO
Le ricerche italiane (vedi A. Fonzi, Il bullismo in Italia, Giunti, Firenze) rilevano una percentuale oscillante dal 25 al 40% di alunni della scuola dell'obbligo che dichiara di subire prepotenze.
Il termine bullismo è la traduzione italiana dell'inglese " bullying " ed è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno ripetutamente fa o dice cose per avere potere su un'altra persona o dominarla. Il termine originario "bullying" include sia i comportamenti del "persecutore" che quelli della "vittima" ponendo al centro dell'attenzione la relazione nel suo insieme.
Il bullismo si manifesta in tre forme principali: fisico, verbale e indiretto.
02.07.2002
Per una lunga serie di motivazioni inerenti il benessere personale e sociale.
Tutti gli adulti di riferimento di bambini e ragazzi hanno la responsabilità di attivarsi, ognuno nel proprio ruolo e compito educativo. Un ruolo importantissimo lo riveste la scuola, per l'importante funzione educativa e di socializzazione che riveste, in particolare nella costruzione dell'autostima e nello sperimentare ed acquisire abilità sociali. La scuola è il luogo privilegiato per interventi a carattere preventivo e di promozione del benessere; è pur vero che non tutti gli episodi di bullismo avvengono nella scuola (più i ragazzi crescono e più gli episodi avvengono nei luoghi dove amano ritrovarsi), ma la scuola è certamente l'ambiente dove più facilmente si possono contrastare e prevenire.
02.07.2002
Dipende molto dal tipo di coinvolgimento e dal ruolo che tende a rivestire.
02.07.2002