Le ricerche italiane (vedi A. Fonzi, Il bullismo in Italia, Giunti, Firenze) rilevano una percentuale oscillante dal 25 al 40% di alunni della scuola dell'obbligo che dichiara di subire prepotenze.
Le ricerche indicano una diffusione più generalizzata del bullismo nelle scuole elementari e primi anni delle medie come fenomeno socio-relazionale e modalità diffusa di soluzione dei conflitti. Con il crescere dell'età si assiste ad una diminuzione della frequenza con una maggiore radicalizzazione in un numero ristretto di casi come forma stabile di disagio individuale.
I bulli persistenti sono a rischio di problematiche antisociali e devianti, le vittime rischiano quadri patologici con sintomatologie anche di tipo depressivo.
Vedi anche: La diffusione delle prepotenze
Per approfondire:Bulli!