Leggendo le richieste dei colleghi in questa Sua rubrica, capisco che le difficoltà che sto vivendo in questo momento sono diffuse. Anche io mi trovo a insegnare (matematica e scienze) in una terza media dove - quando è presente un ragazzo pluriripetente - la situazione diventa ingestibile. Ai suoi comportamenti di continua provocazione, nei confronti miei e di alcuni compagni, la classe reagisce con nervosismo, ed alcuni ragazzi in altre occasioni vivaci ma interessati si trasformano dando il peggio di sè (lancio di oggetti, parolacce, sputi, ecc alle mie spalle). Ormai entro in questa classe con senso di avvilimento, di ansia, di impotenza. Sono una insegnante alle primissime armi - per quanto non giovane - e quindi mi rendo conto che mi è stata \"rifilata\" una classe di cui gli altri colleghi volevano sbarazzarsi. A volte mi sembra che qualcosa riesco a fare, ma poi vengo subito disillusa, e su due ore di lezione è tanto se riesco a tenere l'attenzione per 10 minuti! E' una continua altalena di speranze e delusioni...
Il rapporto con i colleghi non è neanche facile, ci sono incompatibilità tra due insegnanti (sostegno e italiano) da cui ricevo input opposti su come affrontare i problemi: l'uno in senso di rigidezza nei confronti dei comportamenti inaccettabili, l'altro in senso di accettazione e dialogo. Questo aumenta il mio spaesamento ulteriormente.
Con le altre classi in cui insegno la situazione è migliore, con difficoltà che fino ad ora ho affrontato di volta in volta, per quanto le mie energie si stiano consumando velocemente, anche a scapito loro.
Mi farebbe piacere un parere e soprattutto un consiglio se sia utile rivolgermi a qualche struttura in particolare per aiutarmi a sostenere questa situazione nei prossimi mesi (ma all'interno della scuola non ci sono servizi a supporto!), a xxxxxxx dove abito e lavoro.
La ringrazio anticipatamente
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.