Per chi lavora nella scuola, un dato è nettamente percepibile: le scuole non hanno più paura di affrontare il fenomeno, di parlarne e di ammettere che esiste, non temono più di subire danni alla loro immagine.

Oggi quasi si fa a gara a chi fa il progetto più visibile. Sappiamo che la visibilità non è sempre sinonimo di qualità - ancor meno di efficacia - ma può contribuire a far riconoscere che il bullismo è un fenomeno sociale che riguarda tutti, per la cui riduzione tutti dobbiamo attivarci e fare la nostra parte.

Parlarne, comprenderlo ed analizzarlo è il primo indispensabile passo per ridurre le prepotenze. Affrontarlo con serietà, competenza, costanza e buon senso sono i passi successivi.
 
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