Premesso che il bullismo é un fenomeno di gruppo e che la maggiore responsabilità risiede in coloro che agiscono prepotenze, in molte situazioni il destinatario (o la destinataria) delle prepotenze si trova ad essere solo nel gestire il problema, con conseguenze negative sull'umore, perdita di autostima, calo del rendimento scolastico, senso di frustrazione, comparsa di sintomi di ansia o depressione.
La consulenza psicologica con questi soggetti è finalizzata a ricostruire un quadro del contesto socio relazionale in cui avvengono le prepotenze, individuare la "storia" delle prepotenze dagli inizi fino alle dinamiche attuali, per trovare insieme al soggetto (ed alla sua famiglia) alcune strategie comportamentali che possano:
- ridurre le conseguenze del bullismo,
- contenere le situazioni in cui si manifesta,
- trovare strategie per coinvolgere figure educative adulte che possano contribuire a meglio gestire il problema,
- trovare, quando e se possibile, strategie per gestire la relazione con chi agisce prepotenza.
Nei casi in cui il cambiamento del singolo soggetto che subisce non sia sufficiente a contrastare le prevaricazioni, si prevedono modalità di coinvolgimento della scuola o altri soggetti che rivestono un ruolo decisivo nel mantenimento o, al contrario, nel favorire la riduzione delle situazioni di bullismo o di cyberbullismo.