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La recente sentenza della cassazione (n. 9556/09)  si presta - come altre in passato - a titoli "ad effetto".
Se ci si prende la briga di leggerla attentamente si scopre che si riferise ai doveri ed alle responsabilità educative dei genitori nei confronti dei propri figli e non - come verrebbe da pensare immaginando la situzione di un ragazzo che va in motorino - semplicemente alle responsabilità di controllo e vigilanza.
Due passi della sentenza sono decisivi ed estremamente istruttivi per tutto ciò che riguarda l'educazione e la responsabilità dei genitori:
  • "I genitori dovevano dimostrare che era stata impartita al figlio un'educazione normalmente sufficiente ad impostare una corretta vita di relazione in rapporto al suo ambiente, alle sue abitudini, alla sua personalità (Cass.n.7459/97)"
  • "... i doveri di cui all'art. 147 c.c. sono di natura inderogabile e finalizzati a correggere comportamenti non corretti e, quindi, meritevoli di costante opera educativa, onde realizzare una personalità equilibrata, consapevole della relazionalità della propria esistenza e della protezione della propria persona da ogni accadimento consapevolmente illecito."
A proposito di responsabilità educativa e di vigilanza vedi anche l'articolo del dott. G. C. Turri
"Il Bullismo e il diritto: come può reagire la vittima".

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